Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

Mercati dell’energia, le misure UE salva crisi aprono a tetto gas

 

Mercati dell’energia, le misure UE salva crisi aprono a tetto gas

La Commissione europea pubblica una nuova comunicazione contenente interventi aggiuntivi da attuare negli Stati per mitigare l’impatto dell’impennata dei prezzi del gas e dell’elettricità

 

Misure a breve termine e un piano d’emergenza per prepararsi al peggio

Una serie di misure per aiutare i Paesi dell’Unione europea a districarsi dal caro energia e da una possibile interruzione degli approvvigionamenti dalla Russia. Questo il contenuto della nuova comunicazione sui mercati energetici presentata stamane a Bruxelles dalla Commissione Europea. L’intervento accompagna e per certi versi completa l’atteso REPowerEU, fornendo misure aggiuntive per mitigare i prezzi di gas ed elettricità.

Il trend rialzista che ha investito entrambi i mercati a partire dal 2021, ha raggiunto i massimi storici dopo l’invasione russa dell’Ucraina nelle prime settimane di marzo 2022. Si è passati da prezzi del gas inferiori a 30 euro il MWh, a veri e propri salassi nell’ordine di 100 euro il MWh. E con picchi occasionali di oltre 200 euro. Di conseguenza, anche quelli dell’elettricità all’ingrosso sono cresciuti in modo significativo.

Nonostante le misure di mitigazione attuate in queste mesi sia a livello comunitario che nazionale, la situazione energetica mondiale continua ad alimentare la volatilità dei mercati. “L’UE ha creato un mercato energetico ben funzionante e interconnesso che continua a fornire un approvvigionamento affidabile anche nella difficile situazione odierna”, ha commentato la commissaria per l’Energia, Kadri Simson. “Ma tempi eccezionali richiedono misure eccezionali e oggi presentiamo nuovi interventi che gli Stati membri possono adottare per combattere il caro prezzi”.

Mercati dell’energia, le misure UE contro il caro prezzi

La comunicazione delinea diverse opzioni di intervento nel mercato del gas, per affrontare lo squilibrio tra domanda e offerta a livello mondiale. Queste includono una possibile estensione della regolamentazione dei prezzi al dettaglio, “interruttori automatici” nel trading energetico in caso di volatilità estrema e misure di liquidità d’emergenza.

Nel caso di un’interruzione completa o su vasta scala delle forniture di gas russo, l’Esecutivo UE ha esaminato anche una serie di soluzioni per rafforzare i meccanismi di solidarietà esistenti tra gli Stati membri. Compresi un razionamento transfrontaliero ben coordinato e la riduzione della domanda. “Potrebbe anche essere previsto un prezzo amministrativo UE per il gas durante un periodo di dichiarata emergenza comunitaria”. 

Bruxelles ha valutato anche misure aggiuntive per il mercato all’ingrosso dell’elettricità. Queste includono il reindirizzamento dei cosiddetti “extra profitti” delle aziende energetiche  a sostegno dei consumatori in difficoltà anche nel prossimo inverno. Inoltre, il campo di applicazione dei prezzi al dettaglio regolamentati potrebbe essere temporaneamente esteso anche alle piccole e medie imprese.

“Alcuni Stati membri stanno valutando la possibilità di abbassare temporaneamente i prezzi dell’elettricità, introducendo un prezzo di riferimento del gas utilizzato per la produzione elettrica”, scrive la Commissione. “Tali misure devono essere concepite in modo compatibile con i trattati dell’UE, in particolare senza alcuna restrizione alle esportazioni transfrontaliere e con il rispetto delle norme sugli aiuti di Stato”.

 

Fonte: www.rinnovabili.it




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