Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

Caldaie a gas, cosa potrebbe cambiare nei prossimi anni

 

Caldaie a gas, cosa potrebbe cambiare nei prossimi anni

La Commissione europea ha indicato in un documento il 2029 come data finale per l’immissione sul mercato delle apparecchiature a combustibili fossili autonome. L'obiettivo è favorire la diffusione di pompe di calore e, più in generale, incentivare la transizione verde

La strada per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde degli Stati membri passa anche dallo stop alle caldaie autonome a gas 

La Commissione europea ha di recente menzionato questa misura nella comunicazione sul risparmio energetico, un documento che illustra i cambiamenti che potrebbero ridurre del 5% la domanda di gas e petrolio a breve termine, e incoraggia gli Stati membri ad avviare campagne di comunicazione ad hoc rivolte alle famiglie e all'industria

Nel testo si legge che “alla luce della necessità di accelerare l’indipendenza dell’Unione dalle importazioni di combustibili fossili, gli Stati membri devono considerare di velocizzare le misure esistenti per l’efficienza energetica e implementarne di ulteriori” e che i “co-legislatori potrebbero rafforzare il quadro normativo per l’efficienza energetica nel breve termine e per risparmiare più energia nel breve e medio termine nell’ambito di REPowerEU”  

Tra i vari interventi, si menziona anche l’inasprimento dei requisiti del sistema di riscaldamento nazionale per gli edifici esistenti tramite ristrutturazioni, sostituzioni di caldaie e collegamento a sistemi di riscaldamento efficienti in aree densamente popolate

“Questa azione”, si legge, “andrebbe di pari passo con la definizione di limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento a livello dell'UE, il che implica il 2029 come data finale per l'immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome e il parallelo ridimensionamento delle etichette energetiche (entro il 2025/ 2026) che avrà come risultato il fatto che le caldaie e altri apparecchiature basate sui combustibili fossili fiscano nelle classi energetiche più basse”

E ancora: “La EPBD [direttiva sulla performance energetica dei palazzi], l’ecodesign e le misure sulle etichette incentiveranno le pompe di calore e contribuiranno all’obiettivo di raddoppiare il tasso della loro installazione” 

Come fa notare Ansa, quella della Commissione europea è un’indicazione. Il documento mostra però come Bruxelles stia continuando a lavorare sulla transizione verde e sulla graduale riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili: un obiettivo che viene percepito come  ancora più pressante da quando la Russia ha invaso l’Ucraina e Mosca ha iniziato ad usare petrolio e gas come “arma politica” 

Proprio per raggiungere questo traguardo, il 18 maggio la Commissione ha presentato il piano ‘REPowerEU’ che si fonda sul risparmio energetico, la diversificazione dell'approvvigionamento energetico e una più rapida diffusione delle energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili nelle case, nell'industria e nella generazione di energia elettrica

Il risparmio energetico è considerato cruciale da Bruxelles perché viene descritto come “il modo più rapido ed economico di far fronte all'attuale crisi energetica e far diminuire le bollette” 

Proprio per sostenere chi è più in difficoltà con le bollette, il governo ha di recente rivisto ed esteso il bonus sociale

 

Fonte; tg24.sky.it




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