Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

Caro energia, le novità per i crediti d’imposta per imprese e esercizi commerciali

 

Caro energia, le novità per i crediti d’imposta per imprese e esercizi commerciali
Il decreto Aiuti ter approvato dal Cdm ha rafforzato le misure a sostegno delle imprese per contrastare l’aumento dei costi energetici. Potenziati i crediti d'imposta. Per attività come bar e ristoranti sconto del 30% della spesa sostenuta per l'acquisto di componenti energetici dei mesi di ottobre e novembre 2022 superiore al 30% del prezzo medio riferito allo stesso periodo 2019. Ecco i dettagli
 
Lo scorso 16 settembre, il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto Aiuti ter, che rafforza le misure a sostegno di famiglie e imprese per contrastare l’aumento dei costi energetici e ridurre il loro impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive del Paese. L’importo complessivo del provvedimento è di 14 miliardi di euro, che si aggiungono ai 52 miliardi già stanziati in precedenza dal governo a sostegno dell’economia italiana
 
Per quanto riguarda le misure per le imprese, tra le principali novità c’è la garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette e l’estensione del credito d'imposta. Sono state introdotte, su proposta del ministro Giorgetti, aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza superiore a 4,5 kw
 
Il decreto Aiuti-ter riconosce quindi un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Salgono dal 25% al 40% i crediti d'imposta per le imprese energivore, gasivore e quelle con grande consumo di gas. Copriranno i costi di ottobre e novembre se superiori al 30% rispetto ai consumi sostenuti nel 2019
 
Nel decreto Aiuti-ter c’è anche l'estensione del credito d'imposta per far fronte alle bollette per le imprese più piccole che consumano meno di 16Kwh (si partirà da 4,5Kwh). Per queste attività lo sconto sarà del 30% della spesa sostenuta per l'acquisto di componenti energetici dei mesi di ottobre e novembre 2022 superiore al 30% del prezzo medio riferito allo stesso periodo 2019
 
Le risorse stanziate per questi interventi verranno concentrate nei mesi di ottobre e novembre per un ristoro immediato e più consistente sul caro energia. Si tratta quindi di un intervento limitato per due mesi ma è stato esteso alle attività commerciali come bar, ristoranti e pizzerie, per un totale di circa 2 milioni di esercizi. La misura riguarda anche le società sportive
 
Come spiega il Sole 24 Ore, i crediti d'imposta potranno essere utilizzati in compensazione e non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini Ires, Irpef e alla base imponibile Irap. Sono crediti d'imposta cedibili, ma solo per intero, a soggetti terzi compresi istituti di credito e intermediari finanziari, a patto che siano accompagnati dal visto di conformità
 
Il Mise spiega che sono stati raddoppiati i benefici anche per gli impianti di risalita e in generale per tutte le attività produttive e commerciali non classificate come energivore mentre è stato previsto un contributo sociale, una tantum, di 150 euro per 22 milioni di cittadini che percepiscono redditi inferiori a ventimila euro lordi annui
 
“Sono soddisfatto per le misure del decreto”, dichiara Giorgetti che sottolinea: “concentrare le risorse in due mesi e aver allargato la platea dei beneficiari anche ai piccolissimi, compresi artigiani e le piccole attività, è positivo e le percentuali degli sconti effettivi sono molto significative. Di fatto si tratta di un beneficio sui costi energetici del 30-40% e non sulla differenza. Positive anche le misure che prevedono prestiti garantiti a tassi molto agevolati per pagare le bollette”
 
Sulle delocalizzazioni, aggiunge il Mise, è stato previsto un rafforzamento degli strumenti a disposizione del governo per contrastare decisioni come quelle di Wartsila. Per Giorgetti “la modifica della norma, in accordo con il ministro Orlando e rifinita in Cdm con il presidente del Consiglio, è un passo avanti importante”. Il ministro si riferisce, in particolare, alla misura approvata che prevede la revoca per le aziende di ogni beneficio statale ricevuto in caso di delocalizzazione che comporti il 40% di licenziamenti dei dipendenti
 
Nel decreto Aiuti ter è stata accolta anche la proposta di prorogare al prossimo 31 ottobre il termine per attivare la procedura di restituzione dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo indebitamente percepiti. “È una boccata di ossigeno chiesta a gran voce dalle imprese interessate in un momento di difficoltà connessa alla crisi energetica. Ed è un tempo necessario per approfondire anche l’efficacia della norma stessa”, ha affermato Giorgetti
 
 
 
 

Fonte: tg24.sky.it
 
 
 



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