Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

Energia, domani proposte Ue su acquisti comuni e limiti prezzi

 

Energia, domani proposte Ue su acquisti comuni e limiti prezzi

Bruxelles vuole anche "regole minime sulla solidarietà" tra Paesi

 

La Commissione europea presenterà domani una serie di nuove proposte per affrontare i continui rincari dell’energia, che mirano a arginare le pressioni sui prezzi e al tempo stesso agevolare gli approvvigionamenti complessivi in modo da accumulare scorte adeguate in Europa. Le strategie sono delineate in una bozza di comunicazione che elenca misure su diversi fronti, rilanciata dal portale Euractiv.

 


Il primo capitolo di intervento elencato dal documento è quello degli acquisti congiunti, con lo scopo di scongiurare il rischio di scorte troppo basse alla fine di questo inverno che comprometterebbero l’inverno 2023-2024. Bruxelles propone di approntare strumenti legali per procedere a commesse congiunte con una piattaforma che coordinerebbe il riempimento delle riserve Fino al 2025, aggregando la domanda e in questo modo sperando di aumentare il potere negoziale dell’Ue, limitando all’opposto le competizioni al rialzo tra gli stessi paesi dell’Unione che spingono ulteriormente i prezzi.

 

La proposta prevede anche l’obbligo agli Stati membri di partecipare a questa domanda congiunta per una soglia fissata ad “almeno il 15% delle loro capacità di stoccaggio”. La percentuale di questa soglia potrebbe ovviamente essere oggetto di ulteriori trattative.

 


La proposta, poi, prevede un sistema di acquisti su base volontaria che coinvolgerebbe le compagnie energetiche europee con la creazione di un “consorzio” (a European gas purchasing consortium), il cui allestimento verrebbe supervisionato dallo stesso esecutivo Ue in modo da evitare conflitto con le regole contro cartelli e abusi di posizione dominante.

 

 

 


Bruxelles rileva inoltre la notevole insufficienza degli accordi bilateraili di solidarietà tra gli Stati sull’energia – ad oggi se ne contano solo 6 sui 40 ritenuti possibili – e per questo intende “fissare delle regole minime sulla solidarietà, che assicureranno che uno stato membro in emergenza riceva gas dagli altri dietro equo compenso”.

 


Il secondo capitolo di intervento è quello dei prezzi e di proposte volte a controllarli, tra cui la creazione di un nuovo indice di riferimento per il gas naturale liquefatto (Gnl) che sarebbe più appropriato proprio per le transazioni del gas sotto questa forma.

 


Al tempo stesso la commissione propone di allestire un meccanismo per limitare le fluttuazioni estreme dei prezzi stabiliti nell’attuale primo mercato di scambio, il Ttf di Amsterdam, da attivare “quando necessario”. Si tratterebbe, secondo la proposta, di fissare un limite sulle transazioni intraday che eviterebbe i picchi di volatilità. Infine, l’Ue propone di lavorare ancora con i Paesi a sistemi con cui limitare i rincari del gas destinato alla produzione di energia elettrica, rilevando che su questo specifico aspetto fissare un price cap secco potrebbe rivelarsi controproducente e finire per spingere i consumi.

 


Le proposte effettive della Commissione europea verranno annunciate domani nel corso di una conferenza stampa a Strasburgo, nel pomeriggio, dalla presidente Ursula von der Leyen e della commissaria europea all’Energia, Kadri Simson.

 

 

 

Fonte: www.askanews.it

 

 




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