Novità e normative sui mandati diretti di energia e gas
Energia, calano i prezzi: in Italia gas sui 60 €/MWh e il Pun torna sotto i 200 €/MWh
Energia, calano i prezzi: in Italia gas sui 60 €/MWh e il Pun torna sotto i 200 €/MWh
Oggi 64 €/MWh su MGP gas e 175 €/MWh su MGP elettrico, mentre al TTF il metano è a 117 €/MWh. Ma la discesa è dovuta a fattori contingenti.
Calano i prezzi del gas in Europa e in Italia, grazie a diversi fattori, tra cui il riempimento degli stoccaggi e temperature medie particolarmente miti per il mese di ottobre, mentre in buona parte del nostro Paese non si sono ancora accesi gli impianti di riscaldamento.
Il valore di riferimento di oggi, mercoledì 19 ottobre, sul mercato del giorno prima del gas (MGP-GAS), è pari a 64,909 euro/MWh, mentre negli scambi di ieri su oggi si era scesi a 61 euro/MWh, un valore che non si vedeva da oltre un anno (vedi anche “Il nuovo metodo per la definizione del prezzo del gas in bolletta“).
Intanto sul mercato elettrico il Pun (Prezzo unico nazionale) è sceso ampiamento sotto 200 €/MWh con una media giornaliera sul MGP pari a 175,77 euro/MWh. Anche in questo caso, si tratta di valori che non si registravano da alcuni mesi.
Sul TTF olandese (Title Transfer Facility), il principale benchmark per le quotazioni europee del gas, oggi si viaggia sui 119 euro/MWh.
Per quanto riguarda il gas, Matteo Villa, analista di Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale), scrive su Twitter che “il crollo del prezzo del gas in Europa è il risultato contingente di stoccaggi pieni e un ottobre eccezionalmente caldo. Al momento, non sappiamo dove metterlo”. Ma ai primi freddi “tornerà a crescere, anche se sempre in funzione della recessione in arrivo”.
Lo stesso Ispi ha appena pubblicato analisi e grafici aggiornati sui possibili scenari energetici in Italia per questo inverno 2022-2023 (si veda In Italia ci sarà abbastanza gas per superare tutto l’inverno?).
In sintesi, dalle simulazioni emerge che sarà molto difficile farci bastare il gas senza intaccare o addirittura azzerare le riserve nazionali strategiche, soprattutto in caso di un inverno rigido e/o un azzeramento dei flussi da Russia e Norvegia.
Bisognerà ridurre i consumi del 10% almeno, ma anche questo potrebbe non essere sufficiente. E inevitabilmente ci saranno forti ripercussioni sui prezzi, come sottolineato da Villa.
Altro fattore da monitorare, in tema di prezzi, è come verrà applicato il price cap dinamico proposto dalla Commissione europea nel nuovo pacchetto contro il caro energia, presentato ieri, martedì 18 ottobre.